QUELLI CHE…BORGHI NON SEI TOSCANO

IL PROF BORGHI: LA SPERANZA CHE VIEN DA FUORI

Basta scemenze, vorrei che l’attuale presidente regionale Rossi facesse almeno un tentativo di confronto serio con Claudio Borghi; ma soprattutto che la si smettesse con le baggianate sul campanilismo sterile.

Vorrei ricordare ai toscani che non a caso le forze dell’ordine mettono a capo dei vari nuclei persone competenti ma volutamente provenienti da altri distretti, questo consente di operare senza il rischio di conflitto d’interesse o di coinvolgimento emotivo su eventuali provvedimenti da prendere verso persone conoscenti, magari parenti, amici o con le quali si è condiviso un’esperienza di vita. 
Per prendere le decisioni giuste ed imparziali un uomo, e soprattutto, un’autorità deve essere libera e serena, deve necessariamente essere immune da ogni eventuale insinuazione di parzialità, campanilismo o favoritismo.



Anzi è proprio questa radicata connivenza cooperativistica clientelare e di “comare e compari di partito” della sinistra che ha reso impossibile frenare il declino ed il malaffare che sta affossando l’Italia ed in particolare la Toscana. Lo si riscontra nell’inefficienza che sottrae ai cittadini ben 40 presidi ospedalieri soppressi per incapacità amministrativa e non, come cercano di farci credere,  per ottimizzazione risorse. Lo si evince dalla voragine di oltre 450 milioni di buco della Asl di Massa Carrara dovuti ad ammanchi, shopping di Rolex, cani, cavalli e probabilmente vagonate di mutande rigorosamente rosse, che ha comportato un taglio di servizi ai cittadini spalmato su tutta la Toscana di pari importo (quattrocentocinquantamilionidieuro), dal disastro del bilancio del comune di sinistra viareggino, dal degrado delle periferie, degrado che lo si riscontra ormai anche in quelle terre che erano vere oasi salvaguardate come appunto la Maremma, basti guardare le terme di Roselle di Grosseto, trasformate in un ghetto per disperati in cui viene “nascosto” il degrado sociale e l’incapacità politica locale della sinistra che sta ammassando extracomunitari e proliferando spaccio di droga e prostituzione in un'area a 50 metri da quelle che furono le terme di Roselle, ubicate su di un sito di rovine romaniche ed etrusche, laddove nessun imprenditore pazzo a questo punto investirebbe per una eventuale rivalutazione e rilancio di turismo termale, in un sito che da paradiso è stato trasformato in una sorta di campo rom della peggiore categoria. Vi evito in questo post vicende legate al MPS, Banca Etruria, Unipol, Coop Rosse ecc. 
Questo è un esempio di risultato di quella “cooperazione” tra regione, province e comuni del solito “colore” in cui si collocano soldatini obbedienti che si coprono a vicenda, e si badi bene TUTTI RIGOROSAMENTE COMPAGNI TOSCANI D.O.C. 

Un catena di comando, che come ripeto, parte dalla regione (in questo momento in Italia parte da Bruxelles passando da Renzi) fino ai singoli comuni, è questa cordata clientelare di compagni di merende incalliti che va drasticamente interrotta, cambiata, sostituita da nuove forze e soprattutto rimpiazzata da vera competenza, buonsenso e meritocrazia. Bene, questa opportunità oggi si chiama Claudio Borghi, non più “uno di noi” (toscano) ma “uno per noi”, un uomo LIBERO che si adoperi per tutta la gente di Toscana.

Claudio Borghi è finalmente l’espressione vincente di competenza, onestà e soprattutto di quel buonsenso mirato al benessere indiscriminato dell’intera collettività e non a supporto di una cordata monopolista. Per fare un esempio calcistico (tema sentitissimo dagli italiani), la Fiorentina divenne grande grazie ai vari Battistuta, il Milan entrò nella storia grazie ai vari Shevchenko, la Roma fu grande grazie a Falcao e il Napoli divenne leggenda per merito di Maradona, tutti eccellenti personaggi dello sport nati in altre terre ma che arricchirono e trasformarono le risorse locali. Ecco che Borghi oggi rappresenta probabilmente il miglior fuoriclasse-candidato in Italia dello scenario politico in grado di affrontare in modo vincente quei temi che nulla hanno a che fare con gli ideali del passato, oggi prevale la competitività, la competenza economico-amministrativa, la finanza, l’efficienza, il marketing, tutte tematiche imprescindibili dall’azione politica che non nascono dall’interno dei partiti, esse sono l’evoluzione del nuovo tavolo di confronto politico sociale dettata da un’Europa cinica, a volte crudele, che necessita di risposte e tutele per i cittadini toscani (e non) che solo Borghi può garantire. Rossi sarà bravo ad organizzare qualche sagra paesana, ma i tempi attuali richiedono altri tipi di capacità volte a sfide che questa sinistra non ne comprende le domande, figuriamoci se riesce a contrapporvi qualche risposta. La carriera di colonnello del partito “alla Enrico Rossi” non garantisce più nessuna prospettiva alla Toscana verso le sfide odierne. Serve tutt’altra pasta, serve tutt’altra visione, servono tutela e competitività a vantaggio delle imprese toscane, degli enti, dei cittadini sia di destra che di sinistra, anzi lo schierarsi da una parte o dall’altra in questo macabro scenario di eurofanatismo può solo accelerare la nostra autodistruzione, serve inevitabilmente uno choc esemplare che si rifletta dalla Toscana a tutta l’Italia fino allo smantellamento del cretinismo di Bruxelles, serve a tutti i cittadini d’ogni idea e colore l'amore per questa terra e la bravura incomparabile che solo un uomo può garantirci:
Claudio Borghi.

Carlo Botta


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